mercoledì 14 gennaio 2009

Andria, voglia di playoff

Tutti d’accordo: l’Andria, adesso, è una realtà. Per la qualità di calcio che riesce a dettare, anche. La squadra vista a Manfredonia, domenica, è un progetto in prospettiva. Serio e da approfondire. Il pareggio nel derby, anzi, non premia interamente la prestazione, assolutamente confortante: sosttoscrive pure D’Arrigo, trainer dall’altra parte della barricata. Tutti d’accordo: l’Andria, di questi tempi, è un valore aggiunto del campionato. Merito del processo di adattamento del collettivo al campionato e, perché no, delle innovazioni di metà stagione: come Mastrolli, punta di qualità arrivato da Vibo, e Ottobre, trequartista dai piedi dolci che sembra aver coperto una lacuna dello scacchiere di Di Leo. Nomi ai quali potrebbero aggiungersene altri: pronti ad adeguare l’organico (a proposito, il coloured Doumbia piace al Bari e sta per emigrare, ma verrà rimpiazzato) e a perorare la causa di un club ormai fermamente convinto a perseguire il discorso-playoff, che è poi un obiettivo possibile. Tutti d’accordo: il tecnico ha saputo quadrare l’assetto, tranquillizzando e motivando la sua gente, piegando le esitazioni di avvio di stagione con pazienza e buon senso. L’Andria, cioè, si propone come forza nuova del girone. E la candidatura si fa sempre più autorevole. Continuità permettendo: perché il punto nodale, ora, è questo. E c’è un compito da assolvere.