lunedì 19 gennaio 2009

Noicattaro, un punto un po' stretto

Non c'è Zotti, squalificato. E il derby che attraversa la strada del Noicattaro e quella del Barletta perde qualche dose di interesse. Per quello che la presenza del fantasista avrebbe potuto aggiungere al match e per quello che avrebbe dovuto sottintendere in un'occasione diciamo pure particolare. Dove il passato e il presente personale avrebbero potuto confrontarsi e scontrarsi. Ma non ci sono neppure Laviano, Di Muro, Majella, De Cecco e altri ancora: anche per questo, sembra un derby prudente, nelle intenzioni e negli atteggiamenti. Che la squadra di Sciannimanico, però, riesce a forzare assai presto. Riuscendo a decretare la propria superiorità territoriale con una circolazione di palla convincente e con una manovra abbastanza duttile, applicandosi complessivamente di più e meglio e governando i lavori in corso senza travagli eccessivi. Almeno per poco più di un tempo: perchè l'esclusione temporanea dal terreno di gioco dell'infortunato Lucioni destabilizza di fatto la difesa di casa e il Barletta, così, può approfittarne. Il pareggio di Alessandrì, peraltro, finisce per sfarinare un po' le geometrie nojane e, alla fine, resta la soddisfazione di una striscia positiva che si amplia. Un punto, probabilmente, è poco. Ma serve ugualmente. E i mugugni della gente che tifa sembrano, a questo punto, eccessivi. Anche e soprattutto in virtù del fatto che questo collettivo, continuando ad esprimere questa tipologia di calcio, possiede un futuro. Perchè sembra aver assorbito una sua identità.