venerdì 21 dicembre 2007

La quiete prima della sosta

L'ultimo chilometro del duemilasette sembra saporitissimo, al di là delle categorie (dalla B alla D), e anche itinerante. Perchè potrebbe suggerire (e, in alcuni casi, determinare) molte riflessioni, all'interno di tante società pugliesi: che, oltre tutto, potranno appoggiarsi sul periodo di pausa imposto dai calendari. Per rivedere, reimpostare, meditare. E, comunque, l'imminente week-end sembra doversi trasportare parecchie situazioni. Vediamo: il Martina, così com'è, a gennaio potrebbe non ritrovarsi più. Se Cassano non parerà l'emigrazione di molti titolari: malgrado, in Valle d'Itria, si parli timidamente di una schiarita imminente. Proprio mentre Blasi, a Taranto, promette di non smantellare l'architettura a disposizione di Cari: quando il calcio giocato tornerà, sapremo se sarà davvero così. A Foggia, invece, Campilongo affronta un altro capitolo di una battaglia dura, che sta pareggiando. E, forse, proprio il match di domenica con il Sassuolo potrà tranquillizzarlo definitivamente o schiacciarlo. A Manfredonia, poi, la squadra e il tecnico sono sotto osservazione: la prestazione di Foligno illuminerà. In tutti i sensi. Gli stessi problemi incroceranno la strada del Bitonto, ad esempio. E, chissà, anche quella del Fasano. E, sicuramente, pure quella del Gallipoli. Che "sente" il match con la capolista Salernitana, accumulando nuove scorie (lite in allenamento). L'impressione è che il tecnico salentino Bonetti sia arrivato ad un bivio. L'atmosfera bolle da un po', sullo Jonio. E certe parole distensive potrebbero anticipare spiacevoli conclusioni. Solo vincere (e, soprattutto, vincere una sfida importante) sarà corroborante. La pazienza del presidente Barba ci sembra artificiale. E, conoscendo il personaggio, innaturale.