venerdì 21 dicembre 2007

L'urgenza della lotta dura e fiera

E’ già tempo di passioni forti. Gli schieramenti opposti si organizzano. A Taranto il calcio è questione fondamentale e sempre più fondamentalistica. Da una parte il partito che osteggia Blasi: con la sue roccaforti, la sua televisione di riferimento, le proprie convinzioni, le sue ragioni e le sue isterie. Dall’altra, la fazione che sorregge il presidente: con la sua claque, la sua televisione di rappresentanza, le sue valutazioni, la sua rabbia e i propri obiettivi. E le proprie certezze, ormai inversamente proporzionali a quelle della piazza. E, da due giorni, anche con un blog impalcato da anonimi ammiratori e creato per rimotivarlo, ringraziarlo, adorarlo. Il clima sembra proprio scaldarsi. Come tante volte, in passato. Perchè Taranto ha urgenza di temperature alte. E internet, macchina da guerra mediatica dei giorni nostri, è solo uno strumento in più. Intanto, si respira aria di lotta dura e fiera, che filtra nelle maglie della politica e della storia cittadina. C’è aria di cospirazioni, di sospetti e di ripicche. L'ossigeno si appesantisce progressivamente. E c’è aria di guerra santa.