venerdì 14 dicembre 2007

Quando l'orgoglio non basta

Un passo in più. Un'altra sfida senza subire reti e sconfitta. Il morale ancora più robusto. Un punto in meno da recuperare a chi è davanti in classifica. Cose che sappiamo già. Ma che è bello sottolineare: di questi tempi, a Martina, si può vivere (o sopravvivere) anche di poco. Sì, forse il pareggio condiviso mercoledì con la Pistoiese in quello che era uno scontro diretto è un'occasione persa: coach Camplone lo sa, ma guarda avanti. Deve farlo. Però, sul campo, la squadra mastica sempre più ottimismo: ed è già qualcosa. Piuttosto, non ci sono segnali incoraggianti dalla proprietà del club. Nel senso che, almeno ufficilmente, dilaga solo il silenzio. E non è spuntata quella chiarezza che auspicavamo. Il Martina, cioè, resta ultimo e senza la prospettiva di un futuro, di uno stipendio. Andrà avanti, comunque: trasportato dalla professionalità e dall'orgoglio. Fino a gennaio, cioè per ancora un paio di settimane. Poi, potrebbe cominciare la smobilitazione, che vanificherebbe tutti i piccoli risultati dell'orgoglio. Sarebbe la sconfitta più dura. La sconfitta peggiore. E il tramonto di un'epoca. L'epoca del Martina in terza serie. E, forse, anche tra i professionisti.