sabato 15 dicembre 2007

Meglio attendere conferme

Sofferenza degli ultimissimi minuti a parte, il Bari spigliato di Treviso è, sinceramente, una novità. Piacevole. E tre punti attirati in classifica lasciano respirare. Ma non sembra il caso di caricare i toni o di esaltare eccessivamente il successo, che rientra con agio nel cliché del torneo, sempre aperto a tutte le sfumature e puntualmente equilibrato: e non solo perché la squadra di Pillon è, tendenzialmente, tra le più permissive dell’intero campionato di B. O perché la squadra di Materazzi non ha ancora saputo conquistare (con il gioco e con le qualità caratteriali) la fiducia piena della gente. Ma anche perché, ad esempio, il recente intervento di Perinetti sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno non è propriamente incoraggiante. Il suo singolo più ispirato (diciamo pure l’unico), cioè Donda, in occasione del periodo di sosta partirà per l’Argentina e chissà se tornerà. Anzi, il direttore sportivo non ci scommette affatto. Inducendo a ipotizzare, tra le righe, una lettura diversa (e più realista) dai problemi di nostalgia ufficialmente accusati dal centrocampista sudamericano: lettura più realista che, su questo blog, abbiamo del resto già prospettato, con quel pizzico di malizia spesso utile a indovinare la verità. E, allora, avanti adagio, con cautela. In attesa di conferme: a cominciare dal derby - imminente - con il Lecce. Conferme da cui questo Bari non può prescindere: l’impressione è che, farne a meno, significherebbe abbonarsi alle scottature.