martedì 26 febbraio 2008

Grottaglie, stop digeribile

L’Aversa gioca e lascia giocare. Ma, quando gioca, sa giocare. Con sicurezza e personalità. Mostrando la propria superiorità: senza nulla voler sottrarre alle qualità e alle potenzialità del Grottaglie. Che, immediatamente sotto di due gol, soffre una sconfitta franca e severa. Ma non c’è inganno: il risultato ci sta, anche in virtù delle circostanze (Chiesa, fisicamente debilitato, recupera: ma non completamente) e degli episodi (Laghezza è incerto e decisivo nell’azione dello zero a uno; Pastano si fa ammonire due volte), e non muta i destini del torneo e di due sue protagoniste. Perché l’Aversa che torna a lievitare rimane il candidato primo alla C2, al pari del Barletta (e questa è un’opinione), e il Grottaglie continua a galleggiare nell’aristocrazia della D (è un dato incontrovertibile). Dispiace, magari, che che la squadra gestita da Del Rosso cada in un match teoricamente a lei congeniale, considerate le proprie caratteristiche: dove il calcio, almeno per una volta, non è un intruso. Ma, dicevamo, non c’è inganno. E neppure lo spazio per un’eccessiva delusione. Certe sconfitte, alla fine, possono essere anche digerite. Più facilmente, se non altro.