sabato 2 febbraio 2008

Lecce, futuro assicurato

Un tempo intero in inferiorità numerica non è più un problema irrisolvibile. Lo dicono le statistiche recenti. Ma il fastidio resta. E fronteggiare la situazione contingente aiuta a misurarsi con se stessi, a maturare certe convinzioni, a dotarsi di anticorpi sempre più sostanziosi. Il Lecce, a Treviso, perde una pedina (Cottafava) e raggiunge ugualmente il risultato, senza sconfinare, tremare o vacillare. Anche se i veneti trovano in dirittura d’arrivo un gol, invalidato dal direttore di gara. Davanti, la formazione di Papadopulo non punge: oltre tutto, contro un avversario non propriamente irreprensibile, sin qui. Ma tiene sotto il profilo comportamentale e psicologico, aggiungendo al proprio campionato un tassello che potrebbe erroneamente essere sottovalutato, ma che – invece- possiede un proprio spessore. Magari, il punto di Treviso diventerà materia sufficiente per ravvivare certi malumori della piazza (o di parte di essa), ma l’impressione è che il Lecce abbia ormai imparato a convivere con le critiche più fondamentalistiche. Come dimostra la nonchalance che ha aiutato l’intero ambiente a superare senza danni mediatici la polemica ingaggiata da Papadopulo con alcuni esponenti della tifoseria non più tardi di una settimana addietro. E come dimostra la compattezza del gruppo, imperturbabilmente ancorato alle posizioni che garantiscono un futuro.