domenica 10 febbraio 2008

Sette uomini per una panchina

Sette cambi di panca (in un solo club, in un solo campionato, che poi non è ancora finito) non entrano nell’universo dei primati. Perché, magari, altrove, il gusto del cambiamento può essere stato più intenso, in un passato recente o lontano. Ma il dato è singolare. E arriva da Squinzano, dove una volta è transitata la C2 e oggi si combatte per salvare il posto nel campionato di Promozione. L’ultimo esonero è questione delle scorse ore: il nuovo nocchiero, poi, è un volto conosciuto, quello di Graziano Gori, fiorentino emigrato a Taranto e calciatori di livelli sostanziosi tra gli anni settanta e ottanta. Sette cambi di panca che inseguono una rivoluzione societaria e una nuova identità tecnica (la squadra è cambiata negli uomini, recentemente): niente di strano, forse. La cattiva classifica possiede le sue regole, anche e soprattutto scendendo le categorie. Dove è ancora possibile trovare chi crede di poter stravolgere il senso delle cose (e di una stagione) inseguendo strade parallele che pure si incrociano, ma che non conducono alla soluzione. E che neppure sanno alleviare il problema. Il fatto è che l’organizzazione conta, anche tra i dilettanti. E, quando arriva (se arriva), non basta a sanare il disagio pregresso. Tentare, si dice, è sempre utile. Ma immaginiamo che esista pure un prezzo. E un limite: di immagine. Del calcio, innanzi tutto.