domenica 30 marzo 2008

Ecco il Fasano di Ortega

Debutta il Fasano di Hector Albeto Ortega, argentino italianizzatosi in panchina. Debutta domani, a Matera. In un match troppo delicato per essere ignorato. E il Fasano versione Ortega incuriosisce un po’. Perché il nuovo trainer, che rileva dopo una sola gara di interregno il capitano Danilo Rufini, ma ereditando di fatto il vuoto lasciato da Pettinicchio, trova un ambiente confuso, appassito, impaurito. Forse anche un po’ depresso: persino il test amichevole di metà settimana conferma. Oltre tutto, conseguentemente al recupero tra Viribus e Lavello dello scorso mercoledì, la squadra è completamente (cioè aritmeticamente) assorbita nel quartiere meno nobile della classifica, quello dei playout. Da Ortega, intanto, ci si attende un’iniezione di determinazione, ancor prima che di coraggio, di orgoglio o di entusiasmo. Perché il Fasano, ultimamente, si è assentato spesso. Regalando all’avversario di turno intere porzioni di gara. E autocondannandosi ad un finale di stagione insospettabile per un collettivo che può contare su una forza lavoro di qualità oggettivamente superiore, rispetto alle concorrenti dirette. Lo attendiamo, il Fasano. E lo attende la tifoseria, ultimamente assai critica e appena acquietata da quel processo di rinnovamento societario partito prima della sosta del campionato che ha riportato nel club l’ex presidente D’Amico. Ortega, intanto, riparte dalla D sapendo di giocarsi molto a livello personale, dopo vicende non propriamente felici e un periodo di riposo forzato. E riparte con un obbligo: ricostruire il morale di chi è chiamato a combattere.