sabato 8 marzo 2008

Monopoli, obiettivo credibilità

Il Monopoli è ancora impacciato. Sicuro, a casa del Pescina (che in Abruzzo chiamano Valle del Giovenco e che, l’anno prossimo, diventerà Avezzano) il compito era impegnativo. E, anzi, la gente di Trillini è anche riuscita a riequilibrare il passivo, prima di arrendersi definitivamente. Ma la seconda manche della gara racconta di un collettivo svagato (particolarmente nelle retrovie) e, probabilmente, tuttora debilitato dalle ultime vicende (scadimento psicologico, sopraggiunte difficoltà dentro e fuori dal campo, depauperamento del robusto vantaggio sulla sesta in classifica, playoff sorprendentemente a rischio, cambio di panchina). Lo scollamento emerso negli ultimi due mesi resta evidente ed è inutile nasconderlo. E solo le contemporanee (e sincronizzate) disavventure altrui (l’ultima è del Celano) riescono a proteggere ancora la quinta piazza: minacciata, adesso, dal Melfi. Dunque, la risposta ferma della squadra è necessaria, sùbito. Mentre il calendario sottopone due match interni di seguito: dove il Monopoli affronterà prima il Catanzaro (avversario alla portata) e il più ostico, regolare e attrezzato Benevento. L’impressione è che De Sanzo e soci, a febbraio, si giochino la credibilità: cioè molto più di quanto siano costretti a fare le altre formazioni che ambiscono all’appendice finale che regala la seconda promozione in C1. E, partendo dal presupposto (non propriamente invidiabile) che il profilo emotivo, quando si arriva in fondo al campionato, diventa uno degli ingredienti determinanti, è facile sospettare che il Monopoli in questa lotteria abbia tutto da perdere.