martedì 11 marzo 2008

Qualcosa in più. Ma non abbastanza

Luca Evangelisti è attento ai dettagli. E sa che il profilo psicologico, adeguatamente solleticato, può stimolare e fortificare il gruppo, creare amalgama, rinsaldare il processo di conquista dell’obiettivo. Il diesse, oltre tutto, riesce anche a coniugare la sostanza (l’imperativo è sempre quello: il Martina si è prefisso di agganciare la penultima piazza ed evitare la retrocessione diretta, anche se l’impresa appare sempre più disperata) con la forma (squadra e dirigenza sono stati invitati, venerdì sera, a cena: l’armonia e la compattezza, talvolta, si possono raggiungere anche così). E due giorni dopo, sul campo, l’undici di Florimbj ha ringhiato un po’ di più: mostrando meno imbarazzi caratteriali, più voglia. Sembrando più volitivo, concentrato. Le indecisioni individuali e i limiti collettivi, tuttavia, hanno consegnato al Martina solo un punto. Arrivato in fondo ad una gara, quella con il Potenza, disegnata da imbarazzi tecnici diffusi e contraddistinta da una pochezza tecnica allarmante: anche e soprattutto, va detto, per demerito dei deludenti lucani, inguardabili in fase di presidio e forse anche irretiti dall’atteggiamento tattico (eccessivamente timoroso) del loro trainer. Ma dicevamo del Martina: che assicura qualcosa in più, dunque. Ma non abbastanza per continuare a confidare. Perché, innanzi tutto, si è eclissata una possibilità di guadagnare terreno sulle dirette concorrenti: battere un Potenza piccolo piccolo si poteva, si doveva. E poi perché continua a mancare la prospettiva: che anche l’eventuale vittoria, ieri, non avrebbe incoraggiato. Sì, il divario con il resto del torneo sembra oggettivamente incolmabile.