martedì 18 marzo 2008

Il bivio del Lecce

Inutile nascondersi. Se le corsa alla promozione naviga nell’alta qualità, è la qualità stessa a dettare le situazioni e a determinare la differenza. E la concorrenza del Lecce si chiama Bologna, Chievo, Brescia, Pisa. E Albinoleffe, ovviamente. Cioè qualità indiscutibile, a questo punto del torneo. Anche la produzione balistica è un discorso di qualità. E la squadra di Papadopulo, adesso, sembra pagare una vena realizzativa un po’ raggrinzita. Ecco, la differenza, ora, abita proprio lì.. Eppure, il disavanzo dalla vetta resta sempre sostenibile. Anche e soprattutto in considerazione del fatto che il Lecce, ultimamente, ha dovuto sostenere un paio di sfide dirette (contro veronesi e felsinei) e un’altra (match di Brescia, domani) sta arrivando. Chiaro, se il problema del gol dovesse accentuarsi, potrebbero sorgere controindicazioni pesanti. Oltre tutto, il Brescia è in rapida e decisa ascesa. E la gara della Spezia, dove il reparto avanzato ha specato troppo spesso, da questo punto di vista non rassicura. Ma è giusto continuare a confidare sella graniticità del gruppo, nelle sua solidità di fondo. In attesa, almeno, dell’imminente trasferta lombarda, che saprà rivelarsi particolarmente indicativa sulle virtù morali del Lecce. Un Lecce che, sin qui, non ha mai seriamente perso i contatti con la vetta della graduatoria. Un Lecce che sa, perciò, di trovarsi davanti a un bivio: di qui si continua a sorvegliare la concorrenza, aspettando il momento migliore per aggredire il campionato; di là si coltiva l’amara incognita di rincorrere.