mercoledì 5 marzo 2008

Noicattaro: gambe e testa

E, infine, il Noicattaro si permette di dilagare. Quattro gol (a zero) al Celano valgono semplicemente tre punti, come un qualsiasi altro successo meno robusto, ma divengono un argomento spendibile sulla quadratura della manovra, sulla semplificazione delle idee di gioco e sull’acquisizione di quelle coordinate propedeutiche al progetto di salvezza. Sembra di capire, oltre tutto, che la formazione di Bitetto sia progredita in regolarità, applicazione: assicurando a se stessa maggior volume di gioco e incisività più profonda. Dotandosi, come garantiscono i detrattori dell’ex condottiero Pino Giusto, anche di una preparazione fisica e atletica confortante, affidata ad un professionista navigato come Agostino Marras. Sicuramente, però, oggi il Noicattaro possiede la testa per resistere e combattere. E, se la gambe funzionano devvero di più, il dettaglio diventa uno dei punti nodali del discorso. Ma, al di là di tutto, sembra diversa l’atmosfera che circumnaviga Zotti e soci: che, adesso, credono concretamente al ripianamento della classifica. Intanto, la crescita - graduale ma costante - è innegabile: malgrado non possa considerarsi ancora sufficiente. E la crisi è allontanata. Anzi, la convinzione popolare comincia a rincorrere il concetto secondo il quale un torneo più lungo avrebbe agevolato il Noicattaro: destinato, altrimenti, a qualche soddisfazione maggiore della semplice salvezza. Difficile sottoscriverlo: anche se in C2, dove l’equilibrio è immenso, abbastanza spesso è la tranquillità a trascinare. Prima di dissolversi nelle ansie minacciose. Come rivelano i continui cambi di passo di tante avversarie: pensiamo al Melfi, al Celano, alla Cisco Roma, al Catanzaro, alla Vibonese, al Lamezia, all’Igea, al Gela, al Marcianise. E anche se la primavera che sta arrivando potrebbe premiare il più che discreto tasso tecnico di gente come Moscelli, Caputo, Menolascina, Linardi e, ovviamente, Zotti. Sognare, però, è inutile. E resta la realtà: quella di una permanenza ancora da inseguire. Con il buon umore al fianco, comunque: e questa è una notizia interessante.