giovedì 10 aprile 2008

Il Barletta è sgonfio

Niente più sarà come prima. Il Barletta litiga con il campionato e anche con la sua gente. Questa volta in maniera netta, ruvida. Perche, nettamente e ruvidamente, crolla in casa propria, davanti al miglior profilo psicologico del Pomigliano, team di categoria ravvivato dalla prospettiva playoff. Complicando il suo cammino futuro: prossimo e remoto. Si sgretola l’assetto di squadra, si sgretola la personalità del collettivo, si sgretola il sogno della C2. Vince la paura. Una paura che arriva da lontano: da quell’insicurezza coltivata nei due ultimi mesi, passati a registrare il progressivo inaridimento delle idee e il progressivo recupero dell’Aversa. Recupero temuto, preventivato, atteso: anche su queste colonne. Ma non solo. Scritto ancor prima di materializzarsi. Quasi ineluttabile. Perchè, diciamola tutta, il Barletta ha sentito di poter perdere il campionato, prima del tempo. E i casertani di vincerlo. Certo, tre punti sotto (dopo aver occupato lungamente la vetta della classifica, anche con undici lunghezze di vantaggio sui campani) possono significare poco: anche se la stagione si sta consumando e l’ora dei verdetti si avvicina. Ma, in questo frangente, significano molto. O quasi tutto. Tre punti, è chiaro, sono ancora recuperabili. Soprattutto se l’Aversa, domenica, inciamperà a Fasano: dove, sin qui, tutte le formazioni più attrezzate si sono arrese. Ma irrecuperabile sembra la tranquillità interiore dell’ambiente barlettano e, ovviamente, della formazione gestita da Chiricallo, uno dei più criticati. Come irrecuperabile sembra, per logica, una stagione creduta diversa. Ma la logica, spesso, non sposa il calcio. E, allora, attendiamo ancora per conoscere la verità finale. Ma non ci costruiamo illusioni. Perché, al di là dell’Aversa e del Fasano, questo Barletta è sgonfio. Proprio come il morale di una città intera. Che, adesso, rischia di pagare un contraccolpo devastante. Non adesso: ma in estate, quando – nella peggiore delle ipotesi - occorrerà ripartire. Con idee chiare e nuovi programmi vincenti.