martedì 8 aprile 2008

Noicattaro, vittoria con riserve

Il Pescina è sfigurato dalle assenze e, perciò, demotivato e anche eccessivamente remissivo. E’ un dato di fatto, inconfutabile. Meglio per il Noicattaro, a cui servirebbero semplicemente la volontà della disperazione e un ritmo serrato, per superare gli abruzzesi. La squadra di Bitetto e Loseto, in realtà, sa accelerare, ma spesso indugia e si concede troppe pause. Nessuna paura, però: le buone intenzioni sono sufficienti a vincere un match, quello di ieri, che si poteva solo vincere: come chiarito sin dai primi accordi dello spartito. Infatti, Caputo apre il risultato e Moscelli lo cementa, già nel corso del primo tempo. Annullando il gap dell’assenza pesante di Zotti e dignificando gli accorgimenti tattici operati per l’occasione (Samgirardi, De Santis, Linardi e Di Meo siedono in panca). Poi, infine, c’è una novità: il Noicattaro gestisce quasi bene il doppio vantaggio sino alla fine, perché l’avversario decurta solo il disavanzo, senza colmarlo. E allora: per raggiungere la salvezza urge ancora qualcos’altro, risultati a parte. Ad esempio, una conferma robusta contro avversari più concentrati e credibili. A seguire, un calcio più convinto. Infine, una razione di rabbia in più. Però, se non altro, adesso si respira: e un briciolo di serenità in più non guasterà. Anche se, forse, la consapevolezza di dover puntare soprattutto su se stessi per agganciare i vagoni dei playout non è ancora un concetto completamente assorbito. No: da qui in poi, il Noicattaro non potrà sostenersi esclusivamente sull’arrendevolezza altrui.