giovedì 3 aprile 2008

La gioventù del Manfredonia si ribella

La gioventù imbarazzata del Manfredonia si ribella. Dimostrando che, dentro di sè, c’è persino del buono. E di potersi costruire anche un risultato importante, prestigioso. Che il cattivo momento del Venezia, battuto in Laguna, non può deprezzare del tutto. Sarà stata la disperazione. Oppure avrà inciso la rabbia. Ma il successo di domenica è il frutto legittimo di una prestazione lineare, precisa, consapevole. Utilissimo, oltre tutto, a riscavare un solco più rassicurante da Paganese e Verona, cioè a distanziare l’ultima piazza, che vuol dire C2 diretta. E a preparare con migliori risorse mentali il derby che verrà contro il Foggia, ovvero la squadra più convincente del momento. Chiaro, i playout sono ormai il traguardo più appetibile e di meglio non è lecito sperare. Ma, se la lievitazione del collettivo è davvero realtà, si schiariscono diverse nubi. E, se la freschezza è un patrimonio conquistato, si può pure cominciare a ragionare. Ragionare, peraltro, significherà soprattutto gestire il vantaggio su chi insegue, senza preoccuparsi troppo del resto, cioè di ostacolare il Lecco che viaggia avanti. A questo punto, non è insensato cercare di garantirsi innanzi tutto il minimo, piuttosto che rischiare. Anche perché questo Foggia fa paura e il derby è molto più di un’insidia seria. E poi perché il calendario sembra non dedicare tributi alla fantasia: il Manfredonia, più tardi, dovrà recarsi a Cremona e, quindi, anche a Sassuolo. E, all’ultimo capitolo della regular-season, riceverà proprio il Verona. Ci sono tutti gli elementi per capire che, novanta su cento, il destino si disegnerà proprio allora.