domenica 13 aprile 2008

Il Taranto sfida il calendario

Il Taranto sfugge definitivamente dalla sua condizione di anonimato stagnante a cui sembrava essersi abituato. E, vincendo largamente a Massa, conquista la terza piazza, emettendo segnali importanti e prontamente spendibili. Ovviamente da confrontare con la manifesta debolezza della Massese, ormai inghiottita dal vortice della recessione. E caricandosi, però, di nuovo entusiasmo. Da condividere con una tifoseria che, sin da domani, tornerà a frequentare lo “Iacovone”, pronto a riaprire (la punizione della giustizia sportiva è ormai completamente scontata). E da miscelare con la freschezza della condizione atletica. Ecco, l’entusiasmo: ovvero l’ingrediente che, in questo periodo della stagione, potrebbe disegnare la differenza tra chi cresce (il Taranto, appunto, ma anche il Pescara) e chi soffre (Salernitana, Ancona, Crotone, Gallipoli, Crotone: cioè tutta la concorrenza per la B o quasi). Non è mai troppo tardi: e il Taranto, al foto-finish, è dentro la storia di questo campionato. Per meriti propri, acquisiti senza fretta (tra i quali una rivisitazione corretta dell’organico, completato a gennaio), e vistosi demeriti altrui. Ma, soprattutto, la gente guidata da Cari offre la sensazione di crederci seriamente. Nonostante non disponga di un calendario troppo agevole: e sì, perché adesso piovono tre sfide dirette (contro la Lucchese a domicilio, domenica prossima; Crotone e Ancona in trasferta) nello spazio di quattro settimane. Tre modi per capire se questo Taranto è diventato davvero adulto.